Sebbene sia stato spesso scarsamente stimato, sono sempre stato solitario sognatore sospeso sopra strutture sociali sdegnando servili subalterni senza scrupoli sopraggiunti subdolamente sottocasa sibilandomi sottovento serotino strampalati sofismi sacri sudorientali, studiati stando sicuramente stravaccati su soffici sofà sbocconcellando sugose susine sciroppate (spero scadute) sistemate scaltramente sopra scaffali situati sotto scantinati senza scale secondarie sulla sottostante scadente strada statale sessantasette san Severo-santo Stefano, senza soddisfacenti self-service, sfortunatamente senza splendide squillo straniere stabilmente sotto stretta sorveglianza statale, spendendo sostanziose somme sottratte spremendo sistematicamente soggetti scarsamente stipendiati, spesso sconvolti signori seduti su strapiombi, sperando, sognando, sospirando sussidi statali: sconvolgente situazione sociale sottovalutata. Sognatore, sì, sbalordito, sempre, seguendo serenamente, spassionatamente, senza subdole soggezioni, Sofocle, Solone, Shakespeare, Schubert, Sartre, Scarlatti, Stubbs, Stend, Strindberg, Sciascia, Stevenson, Swift, Stendhal, Simenon, Shelley, Sand, Stravinskij, Salinger, Spinoza, Saba, Sacchetti, Savinio, Silone, Soffici, Steinbeck, Schnitzler, Shaw, Schiele, Seurat, Smetana… Splendente Sole, saggiamente sospinto, solitario straniero, sto sopraggiungendo. Scaldami.